Glicole propilenico: Rischi per la salute e possibili effetti negativi

Il glicole propilenico è comune, ma può avere effetti negativi sulla salute.
Giulia
By Giulia
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Il glicole propilenico è una sostanza ampiamente utilizzata in diversi settori, dall’industria alimentare a quella cosmetica, fino all’ambito farmaceutico e industriale. Nonostante la sua diffusione, spesso si sollevano domande e preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi per la salute e gli effetti negativi che questa sostanza può avere, specialmente in caso di esposizione prolungata o in persone particolarmente sensibili. Questo articolo vuole fare chiarezza sull’argomento, affrontando i principali aspetti legati all’uso, alle vie di esposizione ed ai possibili effetti avversi del glicole propilenico.

Cos’è il glicole propilenico e dove viene utilizzato

Il glicole propilenico, conosciuto anche come propylene glycol (PG), è un composto chimico appartenente alla famiglia degli alcoli diidroassi. Si presenta come un liquido incolore, inodore, leggermente viscoso e molto solubile in acqua. Grazie alle sue proprietà umettanti, solventi e conservanti, trova impiego in moltissimi settori industriali.

Nel settore alimentare, il glicole propilenico è spesso utilizzato come additivo (codice E1520) per mantenere l’umidità nei prodotti confezionati, come dolci, torte e snack. In ambito cosmetico e farmaceutico, viene impiegato in creme, lozioni, dentifrici, deodoranti e medicinali, sia come solvente sia per favorire l’assorbimento cutaneo delle sostanze attive.

Anche nell’industria del tabacco elettronico (e-cig), il glicole propilenico è un componente fondamentale dei liquidi da svapo, insieme alla glicerina vegetale. È presente nei fluidi per raffreddamento di motori e sistemi idraulici, oltre che in prodotti per la pulizia e antigelo.

Le sue applicazioni si estendono anche ai prodotti per animali domestici, alle vernici, agli inchiostri e ai detergenti domestici. La versatilità chimica e la sicurezza relativa, riconosciuta da diversi enti regolatori, hanno reso il glicole propilenico un ingrediente quasi onnipresente nella vita quotidiana.

Tuttavia, nonostante il suo utilizzo diffuso, è importante conoscere le possibili vie di esposizione e i rischi associati, soprattutto in caso di uso o esposizione non controllata o prolungata.

Principali vie di esposizione al glicole propilenico

Le principali modalità attraverso cui si può entrare in contatto con il glicole propilenico sono diverse e variano in base all’ambiente e agli utilizzi. Di seguito, una panoramica delle vie di esposizione più comuni:

  • Ingestione orale: tramite alimenti e bevande che contengono glicole propilenico come additivo alimentare.
  • Assorbimento cutaneo: usando prodotti cosmetici, farmaceutici o detergenti che contengono la sostanza.
  • Inalazione: soprattutto nel caso di utilizzo di sigarette elettroniche o durante l’uso di spray e aerosol contenenti glicole propilenico.
  • Esposizione professionale: lavoratori di industrie chimiche, alimentari o cosmetiche possono essere esposti durante la produzione o la manipolazione.

Ecco una tabella riassuntiva delle principali vie di esposizione e relativi esempi:

Via di esposizione Esempi pratici
Orale Alimenti, bevande, medicinali
Cutanea Creme, lozioni, cosmetici, detergenti
Inalatoria Sigarette elettroniche, deodoranti spray
Professionale Industria chimica, farmaceutica, alimentare

Valutare la propria esposizione è fondamentale per comprendere i potenziali rischi e adottare eventuali precauzioni.

Effetti a breve termine sul corpo umano

L’esposizione a glicole propilenico, in genere, è considerata poco tossica per la maggior parte della popolazione, ma può comunque causare alcuni effetti negativi a breve termine, specialmente in caso di contatti ripetuti o quantità elevate. Ecco un elenco degli effetti più comuni:

  • Irritazione cutanea: arrossamento, prurito o bruciore dopo contatto con la pelle.
  • Irritazione oculare: rossore, lacrimazione e bruciore se il composto entra a contatto con gli occhi.
  • Irritazione delle vie respiratorie: tosse, mal di gola e fastidio dopo inalazione, soprattutto in ambienti poco ventilati o usando e-cig.
  • Disturbi gastrointestinali: nausea, vomito o diarrea in caso di ingestione accidentale o eccessiva.
  • Mal di testa: in seguito a esposizione ad aerosol o vapori.
  • Sbalzi di umore o lievi vertigini: reazioni molto rare e ascrivibili a sensibilità individuali.

Tali sintomi, nella maggior parte dei casi, sono di lieve entità e tendono a risolversi rapidamente interrompendo l’esposizione.

Potenziali rischi per la salute a lungo termine

Sebbene sia considerato sicuro nei limiti stabiliti dalle autorità sanitarie, l’esposizione prolungata o ripetuta al glicole propilenico può comportare alcuni rischi per la salute a lungo termine. In particolare, vi sono studi che suggeriscono possibili effetti negativi nei seguenti ambiti:

  • Accumulazione nel corpo: in caso di dosi elevate e costanti, il glicole propilenico può accumularsi, soprattutto in soggetti con insufficienza renale o epatica.
  • Effetti sul sistema nervoso centrale: alcuni casi hanno evidenziato confusione mentale, sonnolenza e convulsioni per esposizioni molto elevate.
  • Alterazioni renali ed epatiche: problemi di eliminazione possono portare a tossicità in persone vulnerabili.
  • Disturbi metabolici: effetti sull’equilibrio acido-base dell’organismo, in particolare nei bambini o in soggetti con patologie preesistenti.
  • Rischio allergico aumentato: esposizione ripetuta può sensibilizzare l’organismo.
  • Possibile interferenza con altri farmaci: in rari casi, può alterare la metabolizzazione di alcuni medicinali.

Ecco una tabella che riassume i possibili effetti a lungo termine:

Effetto potenziale Popolazione a rischio
Accumulo e tossicità Pazienti con insufficienza renale/epatica
Effetti neurologici Soggetti esposti a dosi elevate
Disturbi metabolici Bambini, persone con patologie
Rischio allergie Persone sensibilizzate
Interazioni farmacologiche Pazienti in terapia farmacologica

Monitorare l’esposizione e consultare un medico in caso di sintomi persistenti è sempre raccomandato.

Impatto del glicole propilenico sui bambini e neonati

Nei bambini e, soprattutto, nei neonati, la sensibilità al glicole propilenico può essere significativamente superiore rispetto agli adulti. Il metabolismo dei più piccoli, infatti, non è ancora completamente sviluppato, rendendo più difficile l’eliminazione di questa sostanza dall’organismo.

Nei neonati prematuri o con patologie renali o epatiche, l’esposizione al glicole propilenico può causare un accumulo e portare a effetti tossici, anche in seguito a dosi relativamente basse. Proprio per questo motivo, la somministrazione di medicinali contenenti glicole propilenico è attentamente valutata in ambito pediatrico.

Di seguito una tabella con i principali rischi per bambini e neonati:

Rischio Descrizione
Accumulo e tossicità Difficoltà di eliminazione
Effetti neurologici Convulsioni, sonnolenza, irritabilità
Squilibri metabolici Acidosi metabolica, alterazioni elettrolitiche
Disturbi gastrointestinali Vomito, diarrea, irritabilità intestinale

Anche prodotti cosmetici e detergenti destinati ai più piccoli dovrebbero essere scelti con attenzione, preferendo quelli privi di glicole propilenico. Inoltre, è fondamentale evitare l’uso di liquidi da svapo in ambienti frequentati da bambini per prevenire l’inalazione accidentale.

In generale, la prudenza nell’utilizzo di prodotti contenenti questa sostanza nei primi anni di vita è sempre raccomandata, consultando eventualmente il pediatra.

Possibili reazioni allergiche e sensibilità individuali

Sebbene le reazioni allergiche al glicole propilenico siano piuttosto rare, esistono casi documentati di sensibilità individuale e dermatiti da contatto. Alcune persone, infatti, possono sviluppare irritazioni cutanee, orticaria o eczemi dopo l’uso prolungato di prodotti contenenti questa sostanza.

In soggetti predisposti, l’esposizione può intensificare i sintomi di patologie preesistenti, come dermatite atopica o asma. Segni di reazione allergica includono prurito, rossore, gonfiore o formazione di vescicole sulla pelle nelle aree di applicazione del prodotto.

Raramente, possono manifestarsi reazioni più sistemiche, come gonfiore del viso, difficoltà respiratorie o shock anafilattico, che richiedono un intervento medico immediato. È importante quindi sospendere l’utilizzo del prodotto e consultare uno specialista in caso di sintomatologia sospetta.

La diagnosi di allergia al glicole propilenico può essere confermata tramite test allergologici specifici, come il patch test. Chi sa di essere sensibile dovrebbe leggere attentamente le etichette dei prodotti ed evitare quelli contenenti questa sostanza.

Prestare attenzione ai segnali del proprio corpo è il primo passo per prevenire reazioni avverse e proteggere la salute.

Regolamentazione e limiti di sicurezza nei prodotti

A livello internazionale, il glicole propilenico è regolamentato da diverse autorità, che hanno fissato limiti di sicurezza per il suo utilizzo nei vari ambiti. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ne hanno valutato la tossicità, stabilendo che, entro certi limiti, il suo impiego sia sicuro.

Ad esempio, nei prodotti alimentari l’EFSA ha determinato una Dose Giornaliera Accettabile (DGA) di 25 mg/kg di peso corporeo. Nei cosmetici e nei farmaci, il suo impiego è consentito ma soggetto a restrizioni secondo la categoria di prodotto e la destinazione d’uso.

La legislazione prevede inoltre l’obbligo di dichiarare la presenza di glicole propilenico in etichetta, sia nei prodotti alimentari che cosmetici, per tutelare i consumatori sensibili. Nei liquidi per sigarette elettroniche, la concentrazione massima consentita può variare in base alle normative nazionali.

Le autorità sanitarie monitorano costantemente le nuove evidenze scientifiche riguardanti la sicurezza del glicole propilenico e possono aggiornare le linee guida in base a nuovi dati o casi clinici.

Seguire le indicazioni riportate sulle confezioni e rispettare le modalità d’uso raccomandate è fondamentale per minimizzare i rischi associati a questa sostanza.

Domande frequenti sul glicole propilenico e risposte

Il glicole propilenico è cancerogeno?
Attualmente non esistono studi che dimostrino un legame tra glicole propilenico e l’insorgenza di tumori nell’uomo. Gli enti regolatori lo considerano sicuro entro i limiti stabiliti.

Posso utilizzare creme con glicole propilenico se ho la pelle sensibile?
Chi ha la pelle sensibile o soffre di dermatite atopica dovrebbe testare il prodotto su una piccola area e monitorare eventuali reazioni. In caso di irritazione, meglio scegliere alternative prive della sostanza.

I bambini possono assumere farmaci contenenti glicole propilenico?
In ambito pediatrico, l’uso di farmaci con glicole propilenico è valutato dal medico, soprattutto nei primi anni di vita e in caso di patologie renali o epatiche.

Il glicole propilenico nelle sigarette elettroniche è pericoloso?
L’inalazione tramite sigarette elettroniche può causare irritazione delle vie respiratorie. È importante utilizzare liquidi conformi alle normative e moderare il consumo.

Può causare allergie?
Sì, anche se raramente. In caso di sintomi come prurito, arrossamento o gonfiore, sospendere l’uso e consultare un medico.

Il glicole propilenico, pur essendo una sostanza generalmente considerata sicura nei limiti stabiliti dalle autorità, non è privo di rischi, soprattutto in caso di uso eccessivo o in soggetti particolarmente sensibili come bambini, neonati e persone allergiche. Conoscere le principali vie di esposizione, i possibili effetti a breve e lungo termine e i segnali di sensibilità individuale aiuta a prevenire problemi e ad utilizzare i prodotti contenenti glicole propilenico in modo informato e consapevole. Come sempre, il consiglio dei professionisti della salute è fondamentale in caso di dubbi o sintomi sospetti.

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